Eventi - Filtra:

Select event terms to filter by
Select event type to filter by
month | week | 1 giorno | elenco | view all
«Aprile 03, 2016 - Maggio 03, 2016»
04 / 3
04 / 4
04 / 5
04 / 6
04 / 7
04 / 8
04 / 9
04 / 10
04 / 11
04 / 12
04 / 13
04 / 14
04 / 15
04 / 16
04 / 17
04 / 18
04 / 19
04 / 20
04 / 21
04 / 22
04 / 23
04 / 24
04 / 25
04 / 26
04 / 27
04 / 28
04 / 29
04 / 30
Inizio09:00
End: 18:00

Ai visitatori della mostra verrà rilasciato un biglietto che permetterà di visitare Villa Cicogna Mozzoni con ingresso ridotto.
La mostra, curata da Francesco Raimondi, è organizzata dall’Istituto Statale Istruzione Superiore
‘‘ISIS Valceresio’’ di Bisuschio, con il Patrocinio, il Sostegno e il Contributo della Comunità Montana
del Piambello. È una mostra FRcurator.
Sede della Mostra: Istituto Statale Istruzione Superiore ISIS Valceresio, via Roma 57, Bisuschio (VA)
Inaugurazione: Lunedì 11 aprile alle ore 18.00 presso l’ Istituto Statale Istruzione Superiore ISIS
Valceresio, via Roma 57, Bisuschio (VA)
Date mostra: da Lunedì 11 Aprile a Sabato 30 Aprile 2016
Orari: da martedì a venerdì 15.00 – 18.00; sabato 9.30 – 12.00 / 15.00 – 18.00; domenica 9.30 –
12.00. Lunedì chiuso. Per gruppi e scolaresche solo su prenotazione.
Per info:
e-mail: lospiritodellanatura@gmail.com / frcurator@libero.it
www.lospiritodellanatura.wordpress.com


Locandina della mostra
INAUGURAZIONE: Lunedì 11 Aprile 2016 ore 18.00 presso l’Istituto Statale Istruzione Superiore ‘‘Valceresio’’ del Comune di Bisuschio (VA) in via Roma 57, verrà inaugurata la mostra di Livio Ceschin, incisore di importanza internazionale, intitolata LO SPIRITO DELLA NATURA. INCISIONI DI LIVIO CESCHIN.
La mostra, che sarà aperta dall’ 11 Aprile al 30 Aprile 2016, espone una ventina di incisioni realizzate prevalentemente ad acquaforte e puntasecca. I soggetti iconografici delle opere dell’artista trevigiano riguardano soprattutto paesaggi e scorci boschivi; vedute lacustri e fluviali;
spaccati e particolari di vita quotidiana e agreste. La mostra vuole inoltre essere l’occasione, come
suggerito dal titolo, per illustrare il senso e il significato dei lavori di Ceschin: il dialogo, silenzioso e discreto, tra la natura e l’uomo. Un dialogo fatto di piccoli dettagli, di piccole “presenze” visibili sui fogli esposti: da lacerti di poesie a vettovaglie; da particolari di un’antica preesistenza umana (un’architettura vuota o una ferrovia abbandonata) al semplice elemento boschivo di foreste innevate. Un dialogo che proprio per la sua specificità diventa spirituale nell’accezione più ampia del termine. Le incisioni di Ceschin illustrano dunque quel connubio perfetto del dialogo tra ambiente e natura con l’uomo. Ecco perché i lavori di Ceschin possono essere anche ideale occasione per riflessioni filosofiche e spirituali sul rapporto che c’è, e c’è sempre stato, tra uomo, natura e ambiente. La mostra vuole inoltre essere l’occasione ideale per avvicinare quante più persone possibili (amateurs o semplici curiosi) alla tecnica dell’incisione e alla professione di incisore, oltre a scoprire la particolarità dell’opera dell’incisore trevigiano.
È da sottolineare l’importanza dell’appuntamento didattico in mostra: sia attraverso una video- proiezione sia con la presenza diretta dell’artista Livio Ceschin, gli studenti e le scolaresche di altri istituti (dalle elementari alle superiori) possono avvicinarsi e toccare con mano la tecnica dell’incisione, osservandone i diversi strumenti e familiarizzando con un modus operandi artistico rimasto immutato da quasi cinquecento anni.
L’iniziativa è stata l’occasione per gli studenti che vi hanno partecipato di avvicinarsi e conoscere il mondo della grafica d’arte e il “dietro le quinte” di una mostra. Gli alunni partecipanti, infatti, sono stati parte attiva e integrante alla realizzazione di tutto quanto concerne la mostra: allestimento, inaugurazione, redazione e impaginazione di un piccolo catalogo, visite guidate all’interno del
percorso espositivo, pubblicità e organizzazione in generale, coordinati dal curatore e dalle insegnanti responsabili per la scuola prof.ssa Raffaella Ganna e prof.ssa Emanuela Reina.
In linea con tutte le inaugurazioni delle mostre curate da FRANCESCO RAIMONDI, anche LO SPIRITO DELLA NATURA. INCISIONI DI LIVIO CESCHIN avrà un’inaugurazione “attiva”. Si cercherà di coinvolgere l’osservatore in maniera diretta, mettendolo in dialogo spirituale con le opere esposte, attraverso la lettura di testi poetici di autori americani ed europei, i quali hanno in comune con Livio Ceschin il senso unitario del rapporto tra uomo e natura. Le poesie saranno lette da alcuni attori dell’associazione teatrale Kaos Teatro. Interverranno, tra gli altri, Stefano Redaelli, Assessore alla Cultura di Induno Olona, Prof. Maurizio Mozzanica, Assessore della Cultura della Comunità Montana del Piambello.
Nota biografica dell’artista:
Livio Ceschin, incisore trevigiano, nasce a Pieve di Soligo nel 1962. Nel 1978 frequenta l’Istituto
Statale d’arte di Venezia, diplomandosi nel 1982. Inizia a incidere nel 1991. Gli esordi artistici sono
legati allo studio dei maestri incisori del passato. Incide su zinco copiando le opere grafiche di
Rembrandt, Gianbattista Tiepolo e Canaletto. Alterna in seguito “esercizi di copiatura” su opere di
Barbisan, Pitteri e Velly. Nel 1992 si iscrive all’Accademia Raffaello di Urbino e frequenta il
Laboratorio di Calcografia del Maestro Incisore Paolo Fraternali (nel 2006 collaborerà assieme per
la realizzazione di una mostra di opere grafiche; determinante sarà il suo contributo
nell’avvicinarsi allo studio di nuove tecniche). Avverte l’esigenza, sempre più urgente, di affrontare
il tema del paesaggio, indagato per mezzo delle tecniche dell’acquaforte e dell’uso della
puntasecca. Nel 1994 conosce ad Urbino Renato Bruscaglia, in occasione della visita del Maestro
presso la “Saletta Paolini-Nezzo”, dove era in corso una delle sue prime esposizioni. Nello stesso
anno ottiene il primo riconoscimento: I° Premio al concorso “Premio Arte - Giorgio Mondadori
Editore” con l’opera Riflessi sull’acqua. Dal 1994 al 1998 gli sono state dedicate numerose
Esposizioni in Italia e all’estero presso Gallerie e Istituti di Cultura italo-stranieri. Da ricordare la più importante in Italia presso la Galleria Linati di Milano nel 1998 con la pubblicazione di un catatogo curato dal critico d’Arte Tino Gipponi. Risale al 1998 l’inizio dei primi rapporti di amicizia con poeti e scrittori, pubblicando il primo lavoro editoriale. Esce a gennaio, edita dalla Stamperia Santini di Udine, la cartella dal titolo La finestra più alta, contenente una prosa della poetessa Novella Cantarutti e, contestualmente a detto testo, una puntasecca dell’artista. Sempre nello stesso anno viene pubblicata una Plaquette curata da Fabrizio Mugnaini con tre poesie inedite di Silvio Ramat e una puntasecca dell’artista cui ne seguirà un’altra dal titolo Una poesia e un’acquaforte a cura dell’editore e poeta Bino Rebellato. L’edizione è corredata da una poesia di Andrea Zanzotto e un’acquaforte dell’artista. Dal 2000 al 2002 partecipa a Biennali e Triennali di grafica; fra le più importanti, quelle di Lubiana, Cracovia e Ourense in Spagna. Nel 2003 viene presentata presso la Libreria Bocca di Milano l’edizione d’Arte La luce del silenzio, contenente tre poesie di Mario Luzi con altrettante incisioni dell’artista; il testo introduttivo è curato dal poeta Franco Loi. Nel mese di Aprile dello stesso anno gli viene conferito il I° Premio alla Biennale Internazionale Acqui Terme con l’incisione Nel sottobosco, tra betulle e foglie. Dal 2004 stringe rapporti di amicizia con lo scrittore di Asiago Mario Rigoni Stern e con l’incisione “Stradina d’inverno” illustra la copertina del libro “La storia di Tönle” per l’edizione polacca. Nel corso di una personale ad Asiago dona allo scrittore una cartella contenente l’incisione Omaggio a Mario Rigoni Stern, accompagnata da un testo di Andrea Zanzotto. Fra le corrispondenze degne di nota, sono da evidenziare quella con Federico Zeri e lo scambio epistolare con lo Storico dell’Arte Ernst Gombrich che Ceschin incontra a Londra, nella primavera del 2000, presso la sua dimora e al quale dedicherà l’opera Omaggio a Gombrich custodita oggi nella Collezione della Galleria dei ritratti a Londra. Nel 2001 incontra il fotografo francese Henry Cartier-Bresson, a cui fa conoscere il suo lavoro di incisore e gli dedica l’opera L’attesa. Nel 1993 entra nel Repertorio degli incisori italiani (Bagnacavallo) e dal 1996 alcune sue opere sono pubblicate negli Annuari della Libreria Prandi (Reggio Emilia). Dal 2002 fa parte della Royal Society of painter-Printmakers di Londra. Nel 2014 espone a Treviso, presso la Fondazione Benetton, ad Amsterdam al Rembrandt Museum, a Pordenone presso il Museo Civico e a Rovigo presso il Centro Culturale Multimediale. Infine è da segnalare l’importante mostra dedicata alle sue opere presso il Sinebrychoff Art Museum di Helsinki (8 Ottobre 2015 – 31 Gennaio 2016)

05 / 1
05 / 2
05 / 3
Syndicate content